Ottavio Trento

Ottavio TrentoNacque a Vicenza il 20 gennaio 1729 e, dopo una educazione degna del rango, si avviò ad una vita pubblica che lo portò a ricoprite anche importanti cariche per conto delle Serenissima Repubblica. Fu podestà di Chioggia e di Bergamo. In quest'ultima ebbe delle avversità tali da essere esonerato dalla carica con conseguente ritiro dalla vita politica. Con l'arrivo di Napoleone fu sollecitato dall'imperatore stesso a farsi carico dei bisognosi della città e cosi il 27 settembre 1810 donò al Comune di Vicenza la somma di Lire 234.305 per la realizzazione di una "Casa di lavoro volontario e semiforzato" al fine di alleviare la piaga della mendicità. Infatti una gravissima crisi investì in quegli anni il capoluogo dove, in seguito alla introduzione del telaio meccanico, i numerosi e fiorenti setifici persero lavoro. La generosità del conte Ottavio Trento venne in soccorso dei numerosi operai e artigiani vicentini rimasti sul lastrico con le loro famiglie. L'opera che da lui prese il nome cominciò a funzionare nel 1813 nei locali dell'antichissimo monastero benedettino di San Pietro le cui origini sono attribuibili agli inizi del IX secolo. Il prestigioso e ampio edificio è caratterizzato da un monumentale chiostro, dalle preziose cornici in cotto che adornano i profili degli archi e i marcapiani, dove motivi floreali si alternano a figure ed a maschere. L'Istituto che in un primo momento accolse ospiti anziani bisognosi di assistenza, nel 1818 aprì le porte anche ai figli degli operai disoccupati assumendo il nome di "Casa di Ricovero e Industria". Alla sua morte avvenuta l'8 maggio 1812, la città gli volle tributare solenni onori disponendo che nell'atrio della casa di ricovero fosse creata la sua tomba abbellita da una stele scolpita da Antonio Canova. Questa rappresenta la "felicità" nell'atto di incidere le lodi del conte sulla colonna che sorregge il suo busto. Gran parte della casa di riposo si è trasferita negli attigui locali costruiti trent'anni fa, mentre l'antico spazio conventuale sarà oggetto di un radicale restauro per riportare all'originale splendore il prezioso edificio quattrocentesco.

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